NON C’È PUBBLICO SENZA PRIVATO

A partire dal fatto che l’arte dovrebbe ricoprire un ruolo decisamente attivo, sarebbe importante estendere i quesiti posti da P/Act for Art non solamente alla città di Roma, ma al sistema Italia. Come fondatrice di uno spazio espositivo privato posso chiaramente apportare un contributo estremamente limitato alla mia personale visione delle cose. MONITOR ha aperto i battenti nell’ottobre 2003.
Da allora, il paese ha attraversato forse alcuni degli anni più bui della storia degli ultimi trent’anni, in cui cadute e rialzate si sono susseguite a ritmo incessante, fino ad arrivare all’attuale stato delle cose, che è da considerarsi in realtà come un momento critico fondamentale per la messa a punto di un nuovo sistema politico e finanziario. L’arte contemporanea in Italia ha sempre avuto un ruolo secondario. Al nostro paese semplicemente non interessa. Non fa numeri sufficienti a garantirle un ruolo di una certa importanza.
Le gallerie commerciali sono una realtà cacciata nel sottobosco delle imprese senza nome (non esiste una categoria reale per aprirne una, nemmeno alla Camera di Commercio) e senza alcuna regola statutaria; le strutture museali si vedono stanziare bilanci sufficienti a malapena a pagare personale e bollette della luce. Roma è una città che negli ultimi quarant’anni ha perso quella che, volenti o nolenti, è da considerare la linfa del sistema: gli artisti.
Oggi assistiamo a un nuovo moto propulsivo. Le coscienze sembrano essersi svegliate, anche quelle di chi le aveva lasciate poltrire sotto una coltre di false certezze. Le iniziative di qualità iniziano a moltiplicarsi, l’offerta – come accade sempre più spesso – supera la domanda, ma se la prima contribuisce ad alzare la qualità del livello, francamente va bene lo stesso. Gli artisti stanno finalmente cominciando a ripopolare la città.
Credo che l’Italia, diversamente da altri paesi europei, debba riconoscere nei soggetti privati il ruolo di partner fondamentali per lo sviluppo di moltissimi settori, non ultimo quello dell’arte. Le iniziative dei privati (collezionisti, gallerie d’arte, fondazioni e spazi no profit – questi ultimi sono sempre istituiti da soggetti privati) sono la linfa del sistema. Linfa che spesso va a irrorare le profonde lacune delle istituzioni pubbliche.

PAOLA CAPATA
Direttrice della galleria MONITOR, Roma.