PICCOLE COORDINATE APOLITICHE SULLA FILOSOFIA DEL RISCHIO

In reazione al disastro della crisi, il governo e le istituzioni tentano di privatizzare qualsiasi cosa: anche la polvere del crollo delle borse.
Come disse Andy Warhol: “Roma è l’esempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo”.
Questa città oggi ha bisogno di un forte atto di ri-creazione da realizzare con strumenti non convenzionali, cioè non economici e non politici, visto il loro totale fallimento. Ri-creazione vuol dire scegliere una distruzione creativa, legata profondamente alla filosofia del rischio. Le istituzioni culturali però non rischiano e, una volta tagliati i fondi, oggi si affannano nella corsa a far cassa con mostre fastfood. Fanno quasi lo stesso gioco delle banche che investono su beni materiali “utili”, mentre l’essenza dell’arte risiede nella sua immaterialità e non utilità, che ne fanno un rischio ma mai un fallimento.
A Roma la crisi, come in tanti altri luoghi, ha rianimato varie soluzioni alternative, tra queste si diffondono sempre più le cosiddette gallerie d’appartamento: loft, appartamenti, stanze dove si espongono artisti giovani.
In alcuni casi, il concetto di casa coincide con quello di galleria: lo spazio privato diventa pubblico e viceversa, e l’arte può essere vissuta quotidianamente, avvicinando ad essa professionisti, curiosi e semplici passanti.

AURONDA SCALERA
Artista. È fondatrice della home-gallery Wo-ma’n, Roma.