LO SPORCO SUL BORDO

Sono nata molti secoli fa. Correvo a piedi, ora giro in automobile. Sento il selciato scorrere veloce sotto le ruote, vedo la città, le strade affollate, ascolto i suoi rumori, le voci, respiro la sua aria, mi impregno di ogni faccia, gesto, frammenti e rifiuti. Nessuno mi vede, io non smetto mai di vedere. Vedere, o meglio, per me, scrutare. Rendermi sensibile alla minima variazione, allo sporco sul bordo, al rovescio nascosto. Penso che guardare sia il gesto più politico di cui sono capace, la mia libertà, la mia responsabilità. E non smetto di correre.

ELISABETTA BENASSI
Artista. Vive e lavora a Roma